Secondo l'indagine che viene effettuata ogni anno dalla EFF, Electronic Frontier Foundation, la nota app di messaggistica non protegge a sufficienza la nostra privacy.
L'indagine della EFF, che analizza il livello di protezione garantita da varie aziende informatiche, prende il nome di "Who has you back?" e il loro giudizio si basa su cinque aspetti:
L'indagine della EFF, che analizza il livello di protezione garantita da varie aziende informatiche, prende il nome di "Who has you back?" e il loro giudizio si basa su cinque aspetti:
- Segue le pratiche diffuse e accettate nel settore
- Rivela all’utente le richieste di dati da parte del governo
- Rende pubbliche le proprie norme riguardo la conservazione dei dati degli utenti
- Rende pubbliche le richiesta di rimozioni dei dati da parte del governo
- Protezione a favore dell’utente: si oppone alle backdoor
Whatsapp purtroppo ne rispetta solo una, ossia "si oppone alle backdoor", conquistando l'ultimo posto. Tra le altre aziende analizzate anche Verizon, operatore telefonico, non fa una bella figura con sole due stelle. Nemmeno Google e Microsoft brillano con tre stelle, mentre emergono Twitter e Facebook con quattro stelle e Apple, Dropbox, Yahoo, Adobe e altre con il massimo dei voti.
Insomma un primato negativo per Whatsapp, anche se il buon livello di Facebook ci fa sperare in un miglioramento della privacy dell'app di messaggistica piĆ¹ utilizzata al mondo.
I risultati dell'indagine li potete vedere qui.
Insomma un primato negativo per Whatsapp, anche se il buon livello di Facebook ci fa sperare in un miglioramento della privacy dell'app di messaggistica piĆ¹ utilizzata al mondo.
I risultati dell'indagine li potete vedere qui.