Con le ampie conoscenze sviluppate nel corso degli anni, Qualcomm ha pensato bene di fare sua l'architettura dei nuovi core ARM, i Cortex-A72, operando alcune interessanti modifiche.
Basandosi infatti su questa piattaforma, gli ingegneri della società di San Diego ha aumentato la velocità di frequenza che i core avranno, che sarà di 2.2 GigaHertz. Inoltre, il processo produttivo dei processori basati su Kryo sarà basato su quello più recente, ovvero lo stesso utilizzato da Samsung nel più recente Exynos 7420, portando per la prima volta il processo a 14 nm FinFET su un SoC progettato da Qualcomm.
Ciò significa che, oltre ad occupare meno spazio sulla scheda logica dei dispositivi su cui il processore sarà montato, avremo maggior efficienza in termini di autonomia e di prestazioni, dato che quelle promesse allo stato attuale garantiranno una potenza doppia rispetto ai core attualmente in uso. I primi processori che utilizzeranno questi core saranno sicuramente quelli della serie Snapdragon 820, quindi quelli appartenenti alla fascia alta, fino a quelli della fascia medio-alta, media, e bassa, rispettivamente Snapdragon 620, Snapdragon 415 e Snapdragon 212.
Il prossimo anno si prospetta dunque davvero molto interessante dal punto di vista dello sviluppo dei processori, terreno in Samsung, Huawei, Mediatek e Qualcomm per l'appunto hanno anticipato di voler combattere con tutti i mezzi possibili ed immaginabili. Abbiamo infatti i nuovi Exynos appartenenti alla serie 7xxx, i SoC sviluppati sotto il nome in codice Mongoose per la famiglia di processori HiSilicon Kirin ed i nuovi Helio X20 del penultimo produttore citatovi più su, oltre che Snapdragon 820 della casa di San Diego. La potenza di questi SoC è pronta a travolgerci già nel giro di qualche mese, quindi non ci resta che attendere per una nuova battaglia su questo infiammato ring.
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