Salve a tutti cari lettori e benvenuti alla prima lezione di programmazione Android. Ogni settimana verrĆ pubblicata una lezione dedicata alla programmazione del famosissimo "robottino verde". Se siete interessanti, iniziamo insieme la nostra prima lezione.
Classi
Sono un elemento fondamentale del linguaggio Java. Ogni classe avrĆ il proprio file .java. La classe viene vista come un insieme di Variabili e Metodi. La sintassi per definire di una classe ĆØ:
La classe costituisce un blocco. Un blocco inizia con l’apertura della parentesi graffa e si chiude con la parentesi graffa corrispondente.
Variabili
Le variabili possono essere di qualsiasi tipo. Il tipo di una variabile ĆØ molto importante, perchĆØ definisce l’uso della variabile e le sue caratteristiche. Esempi di tipo di una variabile:
- boolean (definisce una variabile booleana che puĆ² assumere solo il valore true o false)
- int (definisce un numero intero, che puĆ² assumere quindi valore 0,1,2 ma anche -1,-2,…)
- String (definisce un insieme di caratteri, ad esempio “ciao” ĆØ una stringa di 4 caratteri)
- ImageView (la vedremo in futuro)
Il punto e virgola finale segna la fine di ogni istruzione. Ogni variabile deve avere un nome. Possiamo anche inizializzare una variabile, cioĆØ darle un valore iniziale:
Dopo possiamo cambiare il valore della variabile:
Dopo queste due istruzioni, la variabile a varrĆ 15, abbiamo prima sostituito il suo valore con 5, poi abbiamo aggiunto ad a 10, per cui alla fine avremo a uguale a 15.
Per semplicitĆ possiamo vedere alcune variabili come “speciali”, poichĆØ seguite da un punto possono richiamare metodi:
Per semplicitĆ possiamo vedere alcune variabili come “speciali”, poichĆØ seguite da un punto possono richiamare metodi:
“length” restituirĆ il numero di caratteri contenuti nella stringa, in questo caso 4, quindi a sarĆ 4.
Metodi
Insieme di istruzioni, compiute su dei parametri, che restituiscono una variabile. Il metodo va definito:
Dopo “public”, bisogna definire il tipo restituito dal metodo, nel nostro caso “int” poichĆØ la moltiplicazione darĆ come risultato un intero. Dopo, bisogna definire il nome del nostro metodo (anche questo a scelta), seguito da 2 parentesi tonde che racchiudono i tipi e i nomi dei parametri (possono anche non esserci). Potevamo inserire piĆ¹ di 2 parametri, anche di tipi diversi rispetto a int. Abbiamo definito cosa farĆ il metodo, per richiamarlo:
Dopo queste 2 istruzioni, il prodotto varrĆ 50. Guardiamo questo esempio:
Abbiamo definito il metodo “contaCaratteri”, richiamiamolo:
Su Eclipse verranno colorati di verde, e non influenzeranno in alcun modo il codice, servono solo per comprendere meglio alcune parti ostiche del programma.
Dopo la computazione a sarĆ 9.
Costrutti
Guardiamo alcuni costrutti fondamentali della programmazione, che useremo nella nostra lezione.
If – Else
Questo costrutto ĆØ uno dei piĆ¹ importanti:
Quale sarĆ il valore di s dopo le istruzioni? Dipende. Se il metodo funzione ritornerĆ ad esempio 11, s varrĆ “OK”, altrimenti se a era 5 s varrĆ “NO”. Dobbiamo notare che dopo l’if e dopo l’else si aprono e chiudono le parentesi graffe, si hanno 2 blocchi. Il blocco dell’else ĆØ opzionale, quello dell’if no. Un altro esempio:
In questo caso solo se a ĆØ uguale a 5, si eseguirĆ il blocco dell’ if. I 2 segni “=” non sono un’ errore, in quanto a=5 significa “assegna il valore 5 ad a” mentre “==” significa “il valore di a ĆØ uguale a 5″. Altro simbolo da ricordare ĆØ questo, “!=” costituito da un punto esclamativo seguito da un uguale, che significa semplicemente diverso.
Switch – Case
Serve per far compiere azioni diverse a seconda del valore, si preferisce al primo costrutto se i casi da discriminare sono molti:
A seconda del valore di a, la stringa assumerĆ una forma diversa. Prestate attenzione alle parole chiave break edefault. Su Eclipse vi sarĆ facile riconoscere tutte le parole chiave (class, if, else, … ) perchĆ© queste assumeranno una colorazione diversa.
Per comprendere meglio alcune parti del codice, c’ĆØ la possibilitĆ di commentare. Per fare questo ĆØ inserire 2 slash, cosƬ: