Sebbene la presentazione sia distante ancora una settimana esatta, in quanto prevista per il prossimo 2 Settembre, possiamo definire come ufficiali le dichiarazioni pervenute accidentalmente da Sony Georgia. La divisione della casa nipponica ha infatti confermato l'esistenza di tre nuovi dispositivi top di gamma, chiamati Xperia Z5, Xperia Z5 Compact ed una versione premium chiamata con ogni probabilità Xperia Z5 Plus. Il primo terminale sarà il nuovo flagship della storica compagnia giapponese e sarà dotato di un display da 5.2 pollici con risoluzione FullHD, ovvero pari a 1920x1080 pixel, mentre il secondo sarà, come tradizione Sony, una versione miniaturizzata del top di gamma, con un display da 4.6 pollici con risoluzione HD, invece l'ultimo terminale elencatovi sarà dotato di uno schermo da 5.5 pollici con risoluzione 4K e, secondo la società, pronto per la realtà virtuale. Inoltre, tutti i terminali che saranno presentati la prossima settimana saranno accomunati da molte caratteristiche davvero interessanti. Prima fra tutte è la presenza su tutti i nuovi smartphone della gamma Xperia di Sony di un sensore di impronte digitali, come ormai usuale per i dispositivi appartenenti alla fascia alta del mercato. Avremo poi una fotocamera da ben 23 Megapixel, la quale rappresenterà un vero salto in avanti per i terminali Xperia e per quelli Android in generale, autofocus fast hybrid, il quale sarà in grado di ottenere 192 punti di messa a fuoco ed apertura focale f/1.8, oltre che l'ormai diffuso stabilizzatore ottico. Particolare attenzione sarà poi posta sull'autonomia dei tre smartphone, i quali saranno in possesso di batterie di grandi dimensioni e di software ottimizzati in grado di stabilire dei record anche in questo campo.
Al momento non sono disponibili altre informazioni, ma la presentazione è molto vicina. Appuntamento dunque al prossimo 2 Settembre per scoprire se davvero questo sarà il punto di svolta per Sony, società in crisi da diverso tempo ma che sta vedendo nell'ultimo periodo degli spiragli di luce. I buoni presupposti ci sono, staremo a vedere se i giapponesi saranno davvero in grado di sfruttarli.
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