In altre parole, c´è chi immagina di aver ricevuto un SMS, una chiamata o una mail, quando in realtà non c´è proprio nulla da controllare. E da quando abbiamo gli smartphone il problema è peggiorato!
Alcune persone a quanto pare accumulano grandi livelli di ansia e stress "da notifica" così alti che provocano queste sensazioni illusorie.
Più spesso si mette mano al telefono per controllare chiamate perse o messaggi e più si alza il livello d´ansia.
Il team di AsapScience ci ha spiegato in 5 punti come l'uso dei social altera alcuni meccanismi cerebrali. Eccoli:
1. DIPENDENZA. Il 5-10% degli utenti online è incapace di controllare il tempo trascorso sui social. Le scansioni cerebrali di queste persone rivelano danni nelle stesse aree del cervello di chi fa abuso di droghe.
Come un tossicodipendente non può fare a meno delle droghe, un nomofobico non può fare a meno di essere connesso.
2. MULTITASKING. Si potrebbe pensare che l´uso dei social ci renda più abili nel gestire più compiti contemporaneamente, infatti riusciamo tenere nello stesso momento una finestra aperta su Facebook, una su Twitter e una sulla mail che stiamo scrivendo.
In realtà è stato dimostrato che chi trascorre molto tempo sui social diviene meno abile, più facilmente distraibile e meno efficiente nell'immagazzinare le informazioni nella memoria.
3. SINDROME DA VIBRAZIONE FANTASMA. "Aspetta, mi è vibrato il cellulare! Ah no, me lo sono sognato" è una frase che vi capita di pronunciare, o sentire, sempre più spesso? Uno studio ha dimostrato che l'89% degli intervistati prova questa sensazione una volta ogni 15 giorni.
Il fenomeno sembrerebbe dovuto al fatto che smartphone e tablet siano sempre con noi. Vengono così interpretati come "arti fantasma" dalle aree del cervello che analizzano le sensazioni tattili (come la corteccia somatosensoriale) e finiscono per interferire con le nostre percezioni tattili.
4. RILASCIO DI DOPAMINA. Quando scriviamo di noi sui social nel nostro cervello si libera dopamina, un neurotrasmettitore associato alle sensazioni di benessere: è come se il cervello in qualche modo ricompensasse il nostro egocentrismo! (Come scovare i narcisi su Facebook)
5. RELAZIONI INTERPERSONALI. Forse per la nostra tendenza a trascorrere molto tempo online, gli studi dimostrano che le relazioni nate online non sono così effimere come si credeva. Una ricerca dell´Università di Chicago ha dimostrato che i rapporti nati su Internet sono persino più solidi di quelli nati offline. Il motivo è, forse, nel fatto che prima di incontrarsi di persona si ha modo di conoscere gusti e passioni dell´altro.
Se all´inizio lo smartphone si comprava per migliorare la qualità della vita, in breve i vantaggi svaniscono di fronte alla "pressione di stare dietro alla propria vita sociale espansa dai social network.
Più il soggetto diventa stressato e ansioso più iniziano comportamenti compulsivi come il controllare continuamente il display, fino ad arrivare a immaginare la vibrazione quando in realtà non avviene", spiega Richard Balding, uno degli autori.
Più spesso si mette mano al telefono per controllare chiamate perse o messaggi e più si alza il livello d´ansia.
Il team di AsapScience ci ha spiegato in 5 punti come l'uso dei social altera alcuni meccanismi cerebrali. Eccoli:
1. DIPENDENZA. Il 5-10% degli utenti online è incapace di controllare il tempo trascorso sui social. Le scansioni cerebrali di queste persone rivelano danni nelle stesse aree del cervello di chi fa abuso di droghe.
Come un tossicodipendente non può fare a meno delle droghe, un nomofobico non può fare a meno di essere connesso.
2. MULTITASKING. Si potrebbe pensare che l´uso dei social ci renda più abili nel gestire più compiti contemporaneamente, infatti riusciamo tenere nello stesso momento una finestra aperta su Facebook, una su Twitter e una sulla mail che stiamo scrivendo.
In realtà è stato dimostrato che chi trascorre molto tempo sui social diviene meno abile, più facilmente distraibile e meno efficiente nell'immagazzinare le informazioni nella memoria.
3. SINDROME DA VIBRAZIONE FANTASMA. "Aspetta, mi è vibrato il cellulare! Ah no, me lo sono sognato" è una frase che vi capita di pronunciare, o sentire, sempre più spesso? Uno studio ha dimostrato che l'89% degli intervistati prova questa sensazione una volta ogni 15 giorni.
Il fenomeno sembrerebbe dovuto al fatto che smartphone e tablet siano sempre con noi. Vengono così interpretati come "arti fantasma" dalle aree del cervello che analizzano le sensazioni tattili (come la corteccia somatosensoriale) e finiscono per interferire con le nostre percezioni tattili.
4. RILASCIO DI DOPAMINA. Quando scriviamo di noi sui social nel nostro cervello si libera dopamina, un neurotrasmettitore associato alle sensazioni di benessere: è come se il cervello in qualche modo ricompensasse il nostro egocentrismo! (Come scovare i narcisi su Facebook)
5. RELAZIONI INTERPERSONALI. Forse per la nostra tendenza a trascorrere molto tempo online, gli studi dimostrano che le relazioni nate online non sono così effimere come si credeva. Una ricerca dell´Università di Chicago ha dimostrato che i rapporti nati su Internet sono persino più solidi di quelli nati offline. Il motivo è, forse, nel fatto che prima di incontrarsi di persona si ha modo di conoscere gusti e passioni dell´altro.
Se all´inizio lo smartphone si comprava per migliorare la qualità della vita, in breve i vantaggi svaniscono di fronte alla "pressione di stare dietro alla propria vita sociale espansa dai social network.
Più il soggetto diventa stressato e ansioso più iniziano comportamenti compulsivi come il controllare continuamente il display, fino ad arrivare a immaginare la vibrazione quando in realtà non avviene", spiega Richard Balding, uno degli autori.
E a voi è mai capitato?
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