Un po' di Storia:
Il primo formato della SIM è stato di 85,60×53,98 mm, caduta oramai in disuso (dopo la seconda metà degli anni 90). Il formato più diffuso è sicuramente la mini-sim di dimensione 25×15 mm, che definiamo semplicemente SIM standard. La prima comparsa risale nel lontano 1999, e veniva impiegato nei telefoni GSM.
Apple ha rivoluzionato le dimensioni delle Sim, introducendo le micro-sim di dimensione 15×12 mm, seguita a ruota anche da altri produttori. Con l' Iphone 5 abbiamo un nuovo formato, ossia la nano-sim di dimensione 12,30×8,80 mm con una spessore minore di 0,09 mm rispetto agli altri formati.
Oggi siamo a un punto di svolta, che segnerà un balzo in avanti nell'era delle Sim. Nascono le embedded sim di dimensione 6×5 mm integrata nel dispositivo e non rimovibile. Lo scorso 18 febbraio, il consorzio Gsma costituito da 800 membri tra provider e produttori di telefonia, hanno annunciato questa nuova tecnologia (chiamata e-Sim o Embedded Sim), che sarà presto assorbita dal mercato.
I vantaggi legati alla Sim virtuale saranno molteplici. Immaginate innanzitutto che elimineremo una volta per tutte l'ingombrante fardello della card fisica, ciò è particolarmente utile per i piccoli smartwatch, per i quali ogni millimetro è vitale. Sarà possiible inoltre l'attivazione remota, senza doversi recare fisicamente in un negozio, e allontanare efficacemente la minaccia delle clonazioni. Anche il cambio operatore sarà molto più agevole e celere, ma soprattutto la possibilità di condividere un abbonamento dati su più dispositivi. L'applicazione (e diffusione) di tale tecnologia dovrà trovare la complicità dei diversi provider, i quali potrebbero avere molto da perdere e poco da guadagnare. Però su questo fronte si respira un cauto ottimismo, visto che nel consorzio Gsma hanno aderito anche Tim e Vodafone.
Samsung proporrà la tecnologia virtual Sim sul prossimo smartwatch Gear S2 ed entro giugno tale funzione verrà estesa sugli altri Smartphone. (FONTE)
Nessun commento:
Posta un commento