Qualche giorno fa, dall'India, giungono notizie riguardante la vendita del nuovo Samsung Galaxy J2 Pro. All'interno vi sono numerose migliorie per quanto riguarda l'hardware a differenza del vecchio modello. Una di queste a livello software è la tecnologia Turbo Speed, capace di ridurre il costo della RAM.
Al catalogo indiano vi è l'aggiunta del nuovo modello Samsung, ovvero J2 Pro. Su di esso, oltre l'incremento prestazionale dovuto ai 2GB di RAM, vi è la sperimentazione del nuovo progetto Samsung. TST (per abbreviare) promette di caricare le applicazioni con un incremento del 40% della velocità.
Secondo la casa produttrice coreana, ci sono due strade per migliorare un dispositivo: la prima è quella di utilizzare nuovi componenti; mentre l'altra è quella di "deragliare" dall'ideologia precedente, inventando un nuovo modo di gestire le risorse.
Questo nuovo modo di pensare a fatto si che Samsung ricreasse le proprie applicazioni, in modo da renderle più leggere e richiedere meno risorse. Ma non finisce qui, questi applicativi sono stati ri-organizzati in una singola pagine, in modo tale da alleggerire il carico alla memoria RAM.
Un'ulteriore miglioria riguarda il multi-tasking. Le applicazioni inattive invece di rimanere in memoria vengono cancellate, in modo che il kernel e la RAM possano avere maggiore controllo avendo liberato la memoria.
L'ultimo ma non meno importante aspetto è la gestione della RAM, ma facciamo un piccolo esempio. Abbiamo venti abiti e vogliamo metterli in un armadio. Sparpagliarli è peggio che impiegare qualche minuto in più per sistemarli, incombendo nel rischio di non avere abbastanza spazio. Quindi Samsung cerca di deframmentare in maniera ordinata le proprie applicazioni all'interno della propria memoria, in modo tale da avere più spazio per le successive istanze.
Un ottimo piano quello di Samsung, che sembra davvero aver fatto un ottimo lavoro (sulla carta). Aspetteremo qualche mese prima di dare decisioni affrettate. Si riuscirà ad ottenere un terminale medio di gamma Samsung che non abbia una gestione della memoria pessima? Speriamo che il piano riesca e che venga applicato su una maggiore gamma di prodotti successivamente.
Secondo la casa produttrice coreana, ci sono due strade per migliorare un dispositivo: la prima è quella di utilizzare nuovi componenti; mentre l'altra è quella di "deragliare" dall'ideologia precedente, inventando un nuovo modo di gestire le risorse.
Questo nuovo modo di pensare a fatto si che Samsung ricreasse le proprie applicazioni, in modo da renderle più leggere e richiedere meno risorse. Ma non finisce qui, questi applicativi sono stati ri-organizzati in una singola pagine, in modo tale da alleggerire il carico alla memoria RAM.
Un'ulteriore miglioria riguarda il multi-tasking. Le applicazioni inattive invece di rimanere in memoria vengono cancellate, in modo che il kernel e la RAM possano avere maggiore controllo avendo liberato la memoria.
L'ultimo ma non meno importante aspetto è la gestione della RAM, ma facciamo un piccolo esempio. Abbiamo venti abiti e vogliamo metterli in un armadio. Sparpagliarli è peggio che impiegare qualche minuto in più per sistemarli, incombendo nel rischio di non avere abbastanza spazio. Quindi Samsung cerca di deframmentare in maniera ordinata le proprie applicazioni all'interno della propria memoria, in modo tale da avere più spazio per le successive istanze.
Un ottimo piano quello di Samsung, che sembra davvero aver fatto un ottimo lavoro (sulla carta). Aspetteremo qualche mese prima di dare decisioni affrettate. Si riuscirà ad ottenere un terminale medio di gamma Samsung che non abbia una gestione della memoria pessima? Speriamo che il piano riesca e che venga applicato su una maggiore gamma di prodotti successivamente.
Fonte | AndroidHeadlines
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