Pokemon GO
ha conquistato il mondo intero. Ma se c'è un posto che non potrà conquistare è
l'IRAN. Il
Governo iraniano ha vietato infatti l'ormai famosissimo gioco di casa Nintendo
che sta spopolando tra i più giovani.
Il veto è
stato posto a luglio dall'Alto consiglio del cyberspazio iraniano per
"problemi di sicurezza nazionale". Quello che fa paura al Governo è
la geolocalizzazione utilizzata dal gioco che porterebbe problemi di spionaggio
internazionale.
Pokemon Go
aveva già affrontato divieti specifici, come ad esempio per reati a sfondo
sessuale a New York; ma l'Iran è il primo paese che ha istituito un divieto assoluto del gioco creato da Niantic.
Ciò non ha
comunque scoraggiato i giovani (e non) iraniani, che sono riusciti a bypassare
il divieto attraverso l'utilizzo di VPN (reti private virtuali) su computer e
smartphone, capaci di aggirare i filtri per accedere all'app e andare alla
cattura dei simpatici mostriciattoli. La realtà dei fatti è che non è affatto
difficile per gli appassionati, in quanto le carte VPN si trovano facilmente in
semplici negozi di elettronica, già utlizzate per l'accesso a Facebook, YouTube
o altri siti vietati per la modica cifra di 2 euro al mese.
Difatti la
grana più grande per i giocatori sono i pochi punti di ritrovo (PokéStop) per
rifornire il proprio zaino virtuale di PokéBall e di pozioni e le pressocché
rare palestre nelle quali si sfidano i giocatori con i propri mostriciattoli.
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Ricordiamo
che in Iran la crescita di internauti negli ultimi 10 anni è stata
esponenziale: i dati dell' International Telecommunication Union delle Nazioni Unite (ITU) rivelano un utilizzo nella
popolazione totale cresciuto dall'1% fino al 13%, e le stime future sono
ovviamente al rialzo.
La diffusione del gioco della nota
azienda giapponese è stata incredibile, tanto da sforare i 100 milioni di
download in poco più di un mese dalla sua uscita. Vanta inoltre un invidiabile
record: è stata l'applicazione scaricata più volte nella storia nella prima
settimana di lancio sull'App Store di mamma Apple.
Un successo che sembra attualmente non
fermarsi. Per quanto tempo ancora vedremo le teste di tanti ragazzi in giro per
le nostre città impegnati nella cattura di Pikachu e Co.?
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