Il roaming a costo zero arriverà nel 2017, nel frattempo c'è bisogno dell'Eurotariffa che regola i costi massimi applicabili da ciascun operatore telefonico.
A partire da aprile 2016 sono stati ridotti i costi aggiuntivi applicabili dagli operatori per le comunicazioni effettuate all’estero rispetto a quelle nel Paese d’origine.
Le tariffe applicate seguendo questa direttiva, secondo la stima della Commissione, dovrebbero essere in alcuni casi anche del 75% più economiche rispetto a quelle dell’attuale EuroTariffa.
Vediamo insieme l'attuale eurotariffa e quella proposta dall'UE
L'attuale tariffa prevede: un massimo di 5 Eurocent (+ IVA) al minuto per le chiamate voce, 2 Eurocent (+ IVA) per gli SMS e 5 Eurocent (+ IVA) per MB di traffico dati effettuato.
Mentre quella proposta prevede: un massimo di 4 centesimi di euro/min per le chiamate uscenti, 1 centesimo/sms, 0,85 centesimi/MB.
Tra i punti più importanti da definire la possibilità di utilizzare la propria tariffa nazionale all’estero per 90 giorni l’anno in totale. Un limite che sembra essere necessario per prevenire utilizzi non conformi, come ad esempio potrebbe essere quello dell’utilizzo di un numero estero per risparmiare sulle proprie tariffe nazionali e/o per bypassare completamente i costi delle chiamate internazionali come ad esempio potrebbero fare i transfrontalieri.
Adesso la commissione europea ha bisogno di sapere cosa ne pensiamo, è possibile esprimere il proprio parere (in modo anonimo o pubblico) attraverso questo sito attraverso l'invio di un commento.
La commissione europea vaglierà i commenti per decidere se sono applicabili o meno
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