Presentato nel 2013, la piattaforma è adatta a smartphone e tablet, e dal momento che si è pensato a un sistema operativo completo, dopo il primo dispositivo BQ Aquaris E4.5 Ubuntu Edition, la gara per il sistema operativo fu costante.
La domanda è: Ubuntu può competere con Android e iOS?
Una delle sfide per gli sviluppatori Ubuntu è l'apatia generale verso gli utenti informatici quando si tratta di Linux. E questa indifferenza non consente alcun aiuto verso lo sviluppo del sistema dove le scelte sono tra Android e iOS.
A differenza di Windows Phone e Blackberry, Ubuntu touch include un pieno supporto per le impostazioni, calendari, messaggistica ed e-mail, e applicazioni che ci si aspetterebbe di trovare su un nuovo device.
Ubuntu touch è un sistema operativo Open Source per paesi in via di sviluppo.
Il fondatore della Canonical Ltd, Mark ShuttleWorth, sta spingendo il sistema dove la presenza di Ubuntu è forte quindi queste aree dovrebbero essere le prime ad apparire nel mercato. Se può tradursi in un successo ancora è da vedere.
L'interfaccia: Basata sulla barra laterale Unity (Una versione del launcher Ubuntu), dove ci si aspetterebbe di trovare una schermata iniziale, tuttavia, troveremo qualcosa di simile a una app, larga sette schermi, dove troveremo calendario, news, meteo, appuntamenti, ecc.
App e giochi: Facebook, Twitter, Flickr, ed altri sono preinstallati. L'Ubuntu Store è ancora povero di app e giochi rispetto al Windows Store.
Produttività: Microsoft ha fatto parlare di se col suo sistema Continuum che consente di convertire Windows 10 Mobile in PC desktop con il collegamento di svariati hardware. Ubuntu non ne ha bisogno.
Il sistema è in grado di passare da smartphone a desktop in grado di lavorare con i file ARM compatibili con il processore. Dipende tutto dalla connessione HDMI (In futuro si parlerà di Wireless HDMI), sembra però non funzionare con il Meizu Pro 5 Ubuntu Edition.
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