Quante volte ci siamo trovati davanti ad una notizia, magari letta su Facebook, e siamo andati alla ricerca della sua veridicità sul noto motore di ricerca “Google”?
Proprio per questo motivo l’azienda di Mountain View ha
deciso di tutelare i suoi utenti andando a verificare (utilizzando un apposito
algoritmo) se quella determinata notizia è vera o se è una delle tante bufale
che al giorno d’oggi vengono pubblicate sui social solamente allo scopo di
attirare l’attenzione del pubblico ed ottenere qualche visualizzazione in più.
Questo nuovo strumento di verifica prende il nome di “Fact Check”,
ovvero un’etichetta di controllo delle news. Quindi da ora in avanti, quando effettueremo una ricerca
su Google, il risultato passato attraverso la verifica dei fatti di una o più
affermazioni pubbliche, sarà accompagnato, nella visualizzazione negli
“snippets”, da un’etichetta ad hoc, visibile e riconoscibile. In questo caso lo
“snippet” mostrerà informazioni sulla veridicità dell’informazione. In parole
povere questa nuova funzionalità non farà altro che controllare se la notizia è
stata verificata da altre fonti (ovviamente fonti da cui ci possa fidare).
Tuttavia “Google”, tramite una nota firmata da “Justin
Kosslyn”, Product Manager di Jigsaw, e “Cong Yu”, ricercatore di Google
Research, chiarisce che: «queste verifiche dei fatti naturalmente non sono
effettuate da Google e potremmo anche non essere d’accordo con i risultati,
proprio come diversi articoli di fact checking potrebbero essere in disaccordo
tra loro». Tuttavia «riteniamo che sia utile per le persone capire il grado di
consenso attorno a un argomento ed avere informazioni chiare su quali fonti
concordano».
Dalle ultime righe si può intuire che questo strumento
servirà all’utente come feedback per capire i consensi che vi sono attorno a
quel determinato argomento ed avere maggiori informazioni su di esso.
Continua la nota, «Ad ogni modo, rendendo queste attività di
fact-checking più visibili nei risultati di ricerca, riteniamo che gli utenti
possano esaminarle e valutarle con maggiore facilità per formarsi così opinioni
e pareri informati. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l'aiuto di
altre organizzazioni e senza il sostegno della comunità di fact checking, che è
cresciuta fino a includere più di 115 organizzazioni».
Di seguito vi lasciamo con un’immagine dimostrativa della
nuova funzionalità di Google e con l'intera nota redatta da Big G a proposito di essa:
E voi cosa ne pensate? Sarà un’utile strumento per prevenire
le bufale del giorno d’oggi o meno?
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