Apple ha finalmente ammesso ciò che gli acquirenti avevano notato nel corso della produzione degli smartphone da parte della grande azienda, Apple infatti rallenta volutamente i dispositivi più vecchi ma, secondo loro, a fin di bene!
Tutto è partito da una discussione sul social network, ripresa e approfondita da uno studio di John Poole, fondatore di Geekbench. Secondo lui Apple abbassava le performance della Cpu o dei processori dopo che le batterie avevano raggiunto un certo numero di cicli di ricarica.
L'azienda si difende dicendo che questa scelta è stata fatta per rendere l'esperienza utente migliore, mentre molti accusano Apple di obsolescenza programmata che punta a rendere vecchio un prodotto entro un periodo prefissato, così da invogliare gli utenti a comprare l'ultimo top di gamma.
Un caso eclatante è quello degli aggiornamenti dell'iPhone 6s e 7 che prevedevano la risoluzione del bug "spegnimenti improvvisi".
Non si tratta di un complotto, insomma, ma di una strategia aziendale, messa in atto anche e soprattutto per minimizzare i danni alle batterie, che nella peggiore delle ipotesi, come è successo con i Note 7 di Samsung, potrebbero esplodere a causa del carico di lavoro eccessivo.
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