Finalmente, era ora! Una pratica antipatica, vessatoria, ingiusta a causa della quale per tanti mesi siamo stati tutti noi obbligati da parte delle Compagnie telefoniche. Quest'ultime, facendo praticamente cartello, ci avevano imposto 'in blocco' questo ennesimo balzello.
L'Agcom si ĆØ finalmente pronunciata, stabilendo risarcimenti record a carico di Tim, WindTre, Fastweb e Vodafone: in sintesi ciascun operatore dovrĆ pagare 1,16 milioni di euro di multa testualmente "per la mancata osservanza della propria delibera in materia di cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile".
Si tratta del fenomeno relativo alla fatturazione a 28 giorni, anzichĆ© ogni mese, ennesimo giochetto che in fondo all'anno ci obbligava in buona sostanza a pagare un canone in piĆ¹ ogni 12 mesi.
L'Ente Garante ha pubblicato le 4 delibere nelle quali si legge l'obbligo di "ripristinare la fatturazione con cadenza mensile e di corrispondere un storno degli importi corrispondenti al numero di giorni che a partire dal 23 giugno 2017 non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile".
Si tratta del fenomeno relativo alla fatturazione a 28 giorni, anzichĆ© ogni mese, ennesimo giochetto che in fondo all'anno ci obbligava in buona sostanza a pagare un canone in piĆ¹ ogni 12 mesi.
L'Ente Garante ha pubblicato le 4 delibere nelle quali si legge l'obbligo di "ripristinare la fatturazione con cadenza mensile e di corrispondere un storno degli importi corrispondenti al numero di giorni che a partire dal 23 giugno 2017 non sono stati fruiti dagli utenti in termini di erogazione del servizio a causa del disallineamento fra ciclo di fatturazione quadrisettimanale e ciclo di fatturazione mensile".
Ed il tutto dovrĆ avvenire nella prima fattura emessa a partire dall'emanazione del provvedimento, quindi gennaio o febbraio 2018!
Il tutto ĆØ stato impugnato al Tar, ma il provvedimento dell'Agcom, a nostro modestissimo avviso, ci pare -quanto meno dal lato rimborsi- abbastanza solido.