Android Oreo fatica ad esplodere, ma non è tragica come sembra, infatti a febbraio dello scorso anno anche Nougat si trovava nella stessa situazone, ma perchè?
Sono oramai passati più di sei mesi dalla sua uscita sui device Google (Nexus e Pixel) e tra qualche mese arriverà anche il nuovo Android P, ma nonostante ciò, Android Oreo è ancora "per pochi". I motivi sono abbastanza semplici, Samsung, Huawei, Sony, LG e tutti i big, utilizzano delle ROM fortemente personalizzate.
Queste personalizzazioni richiedono tempo per essere implementate e testate, se ci aggiungiamo anche che Oreo viene preinstallato su i nuovi smartphone per aiutare a dare quella novità in più in fase di presentazione e questo causa dei rallentamenti (voluti) del rilascio per i modelli più "vecchi".
Un forte contributo è dato anche dagli smartphone che provengono dall'oriente (Vernee, Meizu, ecc.), infatti questi smartphone vengono presentati con una versione di Android precedente a quella attualmente disponibile per questioni di tempi di sviluppo e stabilità.
La cosa che subito salta all'occhio però non è Oreo installato sull'1% degli smartphone oppure Nougat che diventa la versione più installata, ma che una percentuale abbastanza consistente ancora possiede Gingerbread, Ice Cream Sandwich e Jelly Bean.
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