L'associazione dei consumatori francese UFC-Que Choisir ha avviato un'azione collettiva contro Google per il suo labirinto contrattuale imposto agli utenti "e per l'utilizzo di "infinite regole di riservatezza". La richiesta che questa associazione fa a Google è di compensare con 1000 euro ogni utente che utilizza Android.
L'azione collettiva di UFC-Que Choisir contro Google è una violazione delle norme generali sulla protezione dei dati.
Lo scopo di questa azione è limitare il controllo di Google nei dati personali dei suoi utenti. Per questo motivo, l'associazione richiede che compensino ogni utente Android con 1000 euro.
Le regole di riservatezza di Google (quelle che accettiamo quasi sempre senza leggere) sono formate da più di 1000 linee, 5700 parole, 57 riferimenti e link ad altri contenuti 100.
Google deve ottenere il consenso esplicito dei suoi utenti in termini di geolocalizzazione. Ciò implica che l'azienda dovrebbe usare un'azione chiara come spuntare una casella ogni volta che il motore di ricerca avvia un check sulla posizione.
Ci troviamo di fronte a una esplicità violazione del regolamento generale sulla protezione dei dati che permette a Google di raccogliere dati sensibili che ci riguardano lontanamente immaginabili.
Stando ai rapporti di questa associazione , uno smartphone trasmette la sua geolocalizzazione circa 340 volte al giorno anche se è spento. Per questo, possiamo tranquillamente dire che Google stalkerizza i suoi utenti.
Sembra che questa class action promossa da UFC-Que Choisir stia coinvolgendo oltre 200 consumatori che hanno chiesto di avviare questa procedura.
L'azione collettiva di UFC-Que Choisir contro Google è una violazione delle norme generali sulla protezione dei dati.
Lo scopo di questa azione è limitare il controllo di Google nei dati personali dei suoi utenti. Per questo motivo, l'associazione richiede che compensino ogni utente Android con 1000 euro.
Le regole di riservatezza di Google (quelle che accettiamo quasi sempre senza leggere) sono formate da più di 1000 linee, 5700 parole, 57 riferimenti e link ad altri contenuti 100.
Google deve ottenere il consenso esplicito dei suoi utenti in termini di geolocalizzazione. Ciò implica che l'azienda dovrebbe usare un'azione chiara come spuntare una casella ogni volta che il motore di ricerca avvia un check sulla posizione.
Ci troviamo di fronte a una esplicità violazione del regolamento generale sulla protezione dei dati che permette a Google di raccogliere dati sensibili che ci riguardano lontanamente immaginabili.
Stando ai rapporti di questa associazione , uno smartphone trasmette la sua geolocalizzazione circa 340 volte al giorno anche se è spento. Per questo, possiamo tranquillamente dire che Google stalkerizza i suoi utenti.
Sembra che questa class action promossa da UFC-Que Choisir stia coinvolgendo oltre 200 consumatori che hanno chiesto di avviare questa procedura.